La raccolta del biancospino

Biancospino (Crataegus monogyna), aprile 2020, Monteciccardo (PU)

Come ogni anno la stagione delle raccolte è inaugurata dal Biancospino, una delle piante medicinali più importanti della nostra flora.
La fioritura è breve e delicata.
I fiori vanno raccolti quando sono ancora in bocciolo, o appena all’inizio dello sbocciare; preferibilmente al mattino, asciugati dal sole, prima che gli insetti siano passati a fargli visita.
Il biancospino è un arbusto che cresce ai margini dei campi.
Dopo la raccolta, sui suoi rami, devono restare tanti fiori per gli insetti quanti quelli per gli occhi dei passanti.

Biancospino, telai per l’essiccazione

“Bisogna inoltre dire che la pianta è un medicinale capriccioso: colta durante la stagione sbagliata, nel momento meno adatto, su di un terreno cattivo, male essiccata, conservata troppo a lungo, essa perde la maggior parte dei suoi poteri; una certa Labiata molto attiva in Provenza, diventa un mezzo inerte quando la si coltivi nel clima parigino; un certo Aconito, mortale se cresciuto nelle Alpi, diventerebbe commestibile in Lapponia…
Ritornare ad utilizzare i Semplici è prima di tutto imparare a conoscerli bene.”
– Pierre Lieutaghi –